Lo scorso sabato 27 aprile 2024, durante il 3° convegno in ricordo di Elio Trifari L’Atletica leggera femminile ed Elio Trifari” è stato assegnato Il 7° PREMIO “Marco Cassani” per la miglior comunicazione a proposito di Storia dello Sport.

Nella storica e splendida Sala Appiani dell’Arena Civica Gianni Brera, a Milano, la scelta del Direttivo La CRO.S.S. ha premiato gli autori:

Sara Simeoni con Marco Franzelli

per “Una vita in alto” RAI Libri

e

Marco Giani

per “Capitane Coraggiose – Sara Gama e Megan Rapinoe due leader a confronto”  Ultra sport

La cerimonia è avvenuta in presenza dei familiari di Marco Cassani (la moglie Mariarosa e le figlie Silvia e Giuliana) e di Elio Trifari (la moglie Luciana e la figlia Sara), nonché di Diana de Marchi presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Milano, Claudia Giordani Vicepresidente CONI, Gianni Mauri Presidente Fidal Lombardia, Riccardo Signori Vicepresidente USSI Unione Stampa Sportiva Italiana in rappresentanza anche del Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi, di Sergio Giuntini il nostro Presidente La CRO.S.S. e dei colleghi di Trifari e Cassani alla Gazzetta dello Sport Fausto Narducci, Gianni Merlo (a distanza) Presidente AIPS International Sports Press Association, e Claudio Gregori.

Un libro “Una vita in alto” in cui Sara Simeoni e Marco Franzelli conducono il lettore in un piacevole viaggio nella vita privata, personale e professionale/agonistica dell’insuperabile saltatrice in alto, una pioniera nella sua disciplina. Un viaggio nello sport vero, autentico, tra gioie e dolori, in cui i due autori evidenziano, tra aneddoti comici, curiosità, ritratti di personaggi sportivi e non, anche alcuni tra i principali avvenimenti storici, culturali, sociali, politici.

Con “Capitane coraggiose” Marco Giani affronta le problematiche del football femminile, a cui aveva già dedicato un importante saggio storico inserito nel volume di Federica Seneghini “Giovinette”. Il fortunato romanzo sulle pioniere milanesi del calcio nel lontano 1933. Qui ripercorrendo le biografie di due protagoniste contemporanee di questo sport declinato al femminile, Megan Rapinoe e Sara Gama, evidenzia i diversi processi di diffusione e affermazione del calcio-donne negli Stati Uniti e nel nostro Paese. Da un lato la Rapinoe, assurta a simbolo del movimento LGBTQ+, apertamente critica verso le politiche sociali e culturali conservatrici del presidente Donald Trump; dall’altro la Gama che, invitata al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non mancherà di sottolineare con grande determinazione il diritto delle donne-sportive a godere degli stessi diritti e trattamenti anche economici assicurati ai colleghi uomini. Un saggio coraggioso, come il titolo che porta. 

Di seguito quanto tratto dal libro “Una vita in alto” (€18,00):

Sara Simeoni è amata come pochi altri campioni dello Sport italiano. Per i risultati che ha saputo raggiungere nella sua lunga carriera, per aver aperto la strada alle donne nell’atletica ad alto livello, combattendo per far cadere tabù e pregiudizi, per l’atteggiamento sorridente che nasconde una forza di carattere che le ha permesso di superare non solo l’asticella in pedana, ma anche le piccole e grandi difficoltà della vita. Un personaggio quello di Sara, che è prima di tutto persona. Lo  ha dimostrato riscuotendo grande favore di pubblico per l’allegria e l’autoironia con cui ha conquistato milioni di telespettatori nella trasmissione di Rai 2 “Il circolo degli Anelli” dedicata alle Olimpiadi di Tokyo del 2021. E’ sempre lei, l’eterna ragazza di Rivoli Veronese, ma è tornata popolarissima sui social e sulle prime pagine dei giornali, così come le accadeva quando vinceva negli anni ’70 e ’80.

Nel libro, con la stessa divertita leggerezza, Sara Simeoni si racconta in prima persona a Marco Franzelli, storico giornalista sportivo Rai, attraverso i retroscena, molti inediti, di una carriera che l’ha portata ad essere eletta “Atleta del Centenario” nel 2014 in occasione dei 100 anni del CONI. E poi aneddoti imprevedibili, comici, bizzarri; insospettabili curiosità e originali ritratti dei personaggi dello sport, e non solo, le cui storie sono intrecciate alla sua.

MI SENTO COME IL PRIMO ASTRONAUTA

SBARCATO SULLA LUNA,

TITUBANTE NELL’APPOGGIARE IL PIEDE

SU UN SUOLO SCONOSCIUTO

CHE CHISSÀ QUALI SORPRESE NASCONDE.

LA LUNA E IL PODIO:

IN FONDO ANCHE IL MIO ERA

STATO UN LUNGO VIAGGIO:

IL SALTO IN ALTO È COME UN DECOLLO,

UNA UMANISSIMA SFIDA

ALLA FORZA DI GRAVITÀ,

UNA VOGLIA INCONSCIA DI VOLARE.

CERTAMENTE MENO INSIDIOSA MA,

DAL MIO PUNTO DI VISTA,

ALTRETTANTO ELETTRIZZANTE.

SARA SIMEONI: (Rivoli Veronese, 1953) ex atleta italiana medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Mosca 1980. E’ stata primatista mondiale di alto con la misura di 2,01 m stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse il campionato europeo. Ha vinto inoltre due medaglie d’oro alle Universiadi, altrettante ai Giochi del Mediterraneo e quattro titoli di Campionessa europea indoor. Quattordici volte Campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni dal 12 agosto 1971 all’8 giugno 2007, quando fu superato da Antonietta Di Martino. Nel 2014 è stata eletta “Atleta del Centenario”, insieme ad Alberto Tomba in occasione dei 100 anni del CONI.

MARCO FRANZELLI: nato a Roma, alla RAI dal 1980, ha seguito da inviato le Olimpiadi e i principali avvenimenti sportivi internazionali. E’ stato telecronista dell’atletica leggera, capo delle redazioni società, servizi speciali e cultura e spettacolo del Tg1. Attualmente è vicedirettore di RAI Sport.

Sara Simeoni

Di seguito quanto tratto dal libro Capitane Coraggiose – Sara Gama e Megan Rapinoe due leader a confronto (€21,00) :

Estate 2019: grazie anche al supporto dei media, le atlete della nostra Nazionale, impegnate nei Mondiali di calcio femminile in Francia, espugnano finalmente il cuore di italiani e italiane. Sebbene alla vigilia nessuno avrebbe scommesso neanche sul passaggio del girone, la cavalcata di Sara Gama e compagne si ferma solo ai quarti di finale. Mentre le azzurre vengono ricevute dal presidente Mattarella, le statunitensi, guidate da una Megan Rapinoe in stato di grazia, vanno a vincere la loro quarta Coppa del Mondo. Nel farlo, litigano con tutti, dalla federazione, che non riconosce il loro diritto a un equal pay rispetto ai loro (assai più scarsi) colleghi maschi, al presidente Trump, irritato per la sfrontatezza della capitana, attivista LGBTQ+ e icona di un’America opposta a quella del tycoon. Così, mentre a New York Rapinoe arringa la folla agitando questa visione alternativa, al Quirinale Gama ricorda più sommessamente, ma con grande fermezza e decisione, che le sportive italiane hanno le stesse prerogative dei loro colleghi: cosa aspetta l’Italia a riconoscere il diritto al professionismo anche alle donne? In occasione della nuova, attesissima edizione del Mondiale femminile, “Capitane coraggiose” racconta i diversi contesti in cui si collocano le storie e le strategie comunicative di queste due grandi leader sportive. Un viaggio nel mondo dello sport femminile di squadra (tuttora ignorato da una narrazione ancorata alla figura della sportiva singola, eroica ma isolata) che mette a nudo i pregiudizi ancora vivi e pulsanti nel cuore dell’Occidente e ci ricorda come il coraggio non incida mai nella Storia se non è accompagnato da una sana dose di realismo, cioè di politica.

Marco Giani (Gallarate, 1984) e membro della Società Italiana di Storia dello Sport. Dopo aver dedicato anni alla ricostruzione della storia del Gruppo Femminile Calcistico di Milano (la prima squadra di calcio femminile del nostro Paese), nel 2020, insieme a Federica Seneghini, ha divulgato questa vicenda grazie al fortunato Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce (Solferino). Negli ultimi anni si è dedicato alla storia dello sport femminile italiano, soprattutto durante il Ventennio fascista. 

Marco Giani

Foto di Roberto Mandelli e Luca Nava.

Ufficio Stampa La CRO.S.S. – L’Associazione Cronisti e Storici dello Sport

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