di Raffaele Ciccarelli

Il Destino sa essere crudele quando si prende giovani vite nel pieno della loro forza. Vale sempre, colpisce soprattutto quando questi giovani sono degli sportivi, cioè proprio alcuni di quelli che al talento uniscono la forza della gioventù. Sono parole che mi sono ritrovato a scrivere altre volte, perché quando capitano queste situazioni diventa sempre difficile trovare quelle adatte, perché difficile è trasmettere per iscritto il dolore che si può provare davanti a due giovani vite spezzate, quelle di Diogo Jota e del fratello André Silva, che potrebbero essere le vite di qualsiasi giovane, qualsiasi figlio, e un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli. Entrambi calciatori, Diogo era quello che aveva raggiunto il maggior successo: iniziata la carriera nelle giovanili del Gondomar prima e del Paços de Ferreira dopo, con quest’ultimo esordisce tra i professionisti in Portogallo, passando al Porto via Atletico Madrid nel 2017.

Diogo Jota

È in Inghilterra, però, che Diogo mette in luce le sue doti di ala sinistra veloce, tenace, tecnicamente abile ma soprattutto con il fiuto del gol, tanto da essere impiegato spesso anche come attaccante centrale, prima o seconda punta, nonostante il fisico non imponente. Dopo tre stagioni al Wolverhampton il passaggio al Liverpool, e la definitiva consacrazione. Con i Reds arrivano i successi in Coppa di Lega e in Coppa d’Inghilterra, ma soprattutto la vittoria nella Premier League in questo campionato, contribuendo con sei gol in ventisei presenze alla conquista del secondo titolo nelle ultime cinque stagioni, dopo l’astinenza di trent’anni interrotta nel 2019/2020. Importante anche il suo contributo nella Nazionale portoghese al servizio dell’eterno Cristiano Ronaldo, di cui era diventato un pilastro, vincendo due Nations League, l’ultima in questa stagione, e avendo collezionato quarantanove presenze e quattordici reti con la maglia della nazionale lusitana. Diogo era di tre anni più grande del fratello André Silva, omonimo dell’attaccante con trascorsi nel Milan e ora in Germania, al momento tesserato con il Werder Brema, che giocava centrocampista offensivo nel Penafiel.  Non aveva il talento del fratello, con cui aveva giocato insieme in una sola stagione, quando Diogo Jota andò in prestito al Porto dall’Atletico Madrid, nella stagione 2016/2017, ma comunque avviato a una onesta carriera da professionista. Ma a entrambi, il Destino, non ha lasciato tempo…

André Silva e Diogo Jota

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