A ricordo del frizzante campione Sergio Ottolina, esplosivo e simpatico velocista azzurro, brianzolo di Lentate sul Seveso che ci ha lasciato venerdì, pubblichiamo lo stralcio di un articolo di Carlo Venini su Atletica Leggera (di giugno 1964) che racconta lo straordinario record europeo dei 200 metri ottenuto durante l’incontro Germania-Italia del 21 giugno 1964 a Saarbrucken con 20”4. Il precedente apparteneva al nostro Livio Berruti: 20”5 con cui vinse la semifinale e la finale olimpica di Roma 1960.

di Carlo Venini

Da Atletica Leggera n. 63 – Giugno 1964

Saarbrücken 20-21 giugno – Una banda sta accompagnando la sfilata degli Atleti delle Nazionali d’Italia e di Germania mentre il pubblico, ancora tutto presente, sottolinea con applausi e sventolio di bandiere il passaggio dei protagonisti di due belle giornate di sport. E’ da poco terminato, con la netta vittoria dei tedeschi nella staffetta 4×400, il primo incontro internazionale dell’Italia nel 1964. Incontro risoltosi secondo la logica (e la carta) con la vittoria dei tedeschi, contenuto però in un onesto margine di 30 punti. I risultati delle due giornate di gare vanno comunque visti alla luce delle prestazioni individuali dei nostri atleti e di quelli tedeschi; luci ed ombre in un campo e nell’altro, ma le prime hanno certo superato, specie per noi, le seconde. Esaminiamo brevemente le risultanze con una panoramica commentata.

Velocità – I velocisti azzurri si sono presi una netta (anche se non si può certo affermare che sarà definitiva) rivincita sui tedeschi sia nella staffetta (dove i nostri avversari avevano già raggiunto nel corso della stagione risultati di rilievo al punto da far loro affermare che per questo incontro avrebbero potuto correre con due e anche tre formazioni meno di 40”) che nelle gare individuali.

Ottolina, superbo e disinvolto nella sua prorompente azione (non sai se ammirare di più la forza esplosiva del suo incedere od il piglio sbarazzino di eterno monello), ha dominato battendo senza alcuna attenuante i suoi avversari sia sui 100 che sui 200 metri, distanza che ha percorso nel tempo di 20”4, nuovo limite europeo. Era la prima volta quest’anno che correva in 200 metri; tale fatto, unito alla sua azione solitaria e veramente entusiasmante, fa fondatamente sperare in ulteriori progressi di Sergio e in un positivo futuro Olimpico. Inutile esprimere altri elogi ed esaltare il simpatico atleta perché i nostri apprezzamenti non aggiungerebbero alcunché a quanto scritto e detto in questi giorni, a commento della sua grande impresa, da quotidiani e tecnici; ci limitiamo ad augurargli il mantenimento (e, se possibile, il miglioramento) di una condizione di forma e di spirito invidiabile.

Ma, oltre ad Ottolina, anche Berruti e Sardi hanno battuto i numeri 2 tedeschi; il primo ha anzi corso anche i 200 metri fuori incontro vincendo la serie in 20”9 (vento della forza di m. 5 a favore, ma incostante) dopo essere giunto terzo il giorno precedente sui 100 metri in 10”6 ed aver contribuito al primato italiano della staffetta. Ci è parso che, finalmente, i nostri velocisti abbiano compreso la necessità di preoccuparsi esclusivamente di correre, senza recriminazioni o remore  di alcun genere, nell’interesse comune di un ulteriore progresso che non deve mancare e che potrebbe portarli a Tokyo con probabilità di ben figurare. (…)

Da I risultati tecnici: 4×100 Italia A (Berruti, Preatoni, Sardi, Ottolina) 39”8 record italiano

Foto da Atletica Leggera

Milano15/10/2009 Presentazione del libro ”L’Abatino Berruti scritti di Gianni Brera” a cura di Sergio Giuntini. Nella foto: da dx in alto: Sergio Ottolina, Ennio Preatoni, Eddy Ottoz, Franco Sar, Giancarlo Sisti, Gianni Perricelli, Angelo Sguazzero; da dx in basso: Mauro Zuliani, Alessandro Castelli, Marisa Masullo, Alberto Cova, Giorgio Rondelli, Gaetano Erba. Foto di Giancarlo Colombo /Omega Fotocronache

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